
Abbinare il vino giusto a un piatto non è solo questione di gusto, ma di equilibrio. È un’arte che parte dal rispetto degli ingredienti e finisce in un brindisi perfetto.
🍷 Perché l’abbinamento è importante?
Hai mai bevuto un vino rosso corposo con un piatto di pesce? Probabilmente hai sentito un contrasto spiacevole. Questo perché ogni vino ha una sua personalità, e deve danzare con il cibo, non combatterlo.
🔍 Le regole base dell’abbinamento
Abbinamento per concordanza: piatti ricchi e strutturati vogliono vini con la stessa intensità. Un brasato richiede un Amarone, non certo un Pinot Grigio.
Abbinamento per contrasto: piatti grassi (come formaggi stagionati o fritti) stanno benissimo con vini freschi e aciduli, come un buon Prosecco o un Franciacorta.
Dolce chiama dolce: con i dessert, sempre vini dolci. Niente di più sbagliato che servire una torta al cioccolato con un vino secco.
🥘 Alcuni esempi concreti (che serviamo anche da noi)
Pasta al ragù di anatra → Valpolicella Ripasso: elegante, intenso, con la giusta tannicità.
Baccalà alla vicentina → Soave Classico: freschezza e mineralità per bilanciare la sapidità del piatto.
Tagliere di formaggi stagionati → Recioto della Valpolicella o passiti locali: il dolce del vino bilancia la complessità del formaggio.
✨ Consiglio da ristorante: fidati del sommelier
No, non è solo una figura da ristoranti stellati. Anche da noi, ogni piatto ha un vino pensato con cura. Chiedere un consiglio può trasformare la tua cena in un’esperienza sensoriale completa.